CRISPIANO – Progetto ‘Black point, insieme per far luce sulle nostre strade’ italiane, ossia un catalogo virtuale, scaricabile da internet anche sui propri navigatori satellitari, degli incroci maledetti, dei punti stradali che provocano maggiori incidenti. Di più: a segnalare la pericolosità di una strada possono essere gli stessi cittadini che hanno un collegamento internet.
La notizia è stata ampiamente diffusa negli ultimi giorni anche dalle testate giornalistiche regionali: questo progetto è nato per volontà dell’Ania, la fondazione delle assicurazioni italiane per la sicurezza stradale. Delle oltre duemila segnalazioni su tutto il territorio nazionale giunte online fino ad ora, 243 black point riguardano strade pugliesi, trentuno di questi casi Taranto e provincia. C’è di tutto: strade con buche pericolose per i motociclisti, strade senza segnaletica né verticale, né orizzontale. “Ad Altamura un black point è diventato white point, cioè ora il fondo stradale è stato rimesso a posto”.
Nel sito blackpoint.smaniadisicurezza.it leggiamo: “Una delle principali cause dell’incidentalità è individuabile nei difetti delle infrastrutture esistenti che inducono errori di percezione dell’ambiente stradale da parte dell’utente o amplificano gli effetti di lievi distrazioni durante la guida. Esistono sulle strade delle zone caratterizzate da un’elevata probabilità di incidente, “Black Point”.
L’elenco per la Puglia è incompleto. Digitiamo nell’apposita pagina internet di ricerca ‘Crispiano’. La risposta è: “La ricerca non ha restituito nessun risultato. Clicca qui per effettuare una nuova ricerca”.
Va segnalato almeno l’incrocio a Triglie tra le strade che portano a Statte-Massafra: curva a novanta gradi, cieca, il limite è cinquanta chilometri orari, ma non li rispetta nessuno. Svoltare per Massafra o venire da lì è ogni volta una piccola roulette russa. Servirebbe una rotatoria se lo spazio lo consentisse. Giusto per salvare qualche vita.
Fonte: Cataldo Zappulla