CRISPIANO, STOP ALL’ANTENNA

CRISPIANO – Disattivare momentaneamente il segnale. E’ quanto l’amministrazione comunale di Crispiano ha chiesto alla Vodafone, che nei giorni scorsi ha installato un’antenna sulla casa di un privato cittadino del quartiere Crispianello, suscitando l’immediata reazione degli abitanti della zona, anche a causa della vicinanza di una scuola. La “scoperta” di questa antenna aveva spinto infatti i cittadini, costituitisi in un libero comitato, ad organizzare una serie di iniziative, sino all’incontro, avvenuto nei giorni scorsi, con il sindaco Laddomada ed i tecnici comunali e dell’azienda di telefonia. Proprio durante quell’incontro il primo cittadino si era impegnato ad inviare immediatamente un fax alla Vodafone, chiedendo appunto l’interruzione momentanea del segnale ed impegnandosi ad individuare un sito alternativo per l’installazione dell’antenna.
“Un dibattito svoltosi in un clima civile e propositivo, grazie anche alla sensibilità dei numerosi genitori ed abitanti del quartiere, che non si sono lasciati condizionare dalla strumentalizzazione politica orchestrata ad arte da ambienti dell’opposizione”, recita adesso a proposito un comunicato stampa dell’amministrazione. Intanto il sindaco “ha invitato maggioranza e l’opposizione a un confronto costruttivo in consiglio comunale, per affrontare questa problematica”. Nel corso dello stesso incontro i tecnici hanno rassicurato i cittadini sull’emanazione di onde elettromagnetiche, mentre venerdì scorso Laddomada ha ottenuto dall’Arpa la disponibilità a monitorare non solo l’antenna incriminata, ma anche tutte le altre presenti sul territorio. E proprio a proposito di tali antenne, l’amministrazione precisa di aver sempre fatto in modo, negli anni scorsi, di localizzarle su spazi pubblici, utilizzando tra l’altro gli introiti derivanti (le compagnie telefoniche infatti pagano, privati o amministrazioni che siano, per l’installazione) “in finalità di interesse pubblico”. Una politica, questa, che la giunta Laddomada intende continuare a perseguire. Paola Guarnieri

Fonte: Paola Guarnieri