Assegnate a Crispiano le deleghe assessorili. A quasi due mesi dall’azzeramento della giunta, nel corso dell’ultimo consiglio comunale il sindaco Giuseppe Laddomada ha finalmente comunicato la distribuzione degli assessorati. Questo l’organo direttivo: Antonio Magazzino è vicesindaco, assessore ai lavori pubblici, urbanistica, patrimonio, manutenzione, Area vasta e gemellaggi Aiccre; a politiche ambientali, ecologia e arredo urbano c’è Floriana Caramia, che è anche rappresentante nel Consorzio Ato rifiuti bacino Ta/1; Giampiero Ricci è assessore a polizia municipale, viabilità, trasporti e problematiche giovanili; Carlo Sforza ha l’incarico di assessore a sport e affari generali, a cui si aggiungono contratti e appalti (prima nelle mani di Cosimo Di Roma); è anche rappresentante nel comitato Cst di Taranto. La new entry è costituita da Cosimo Alberto Colucci, che si occuperà di innovazione tecnologica e comunicazione, Urp e trasparenza in qualità di vero e proprio assessore e non più di consigliere delegato come prima. Riconfermati consiglieri delegati, Chiara Lodeserto (pari opportunità e politiche dell´integrazione, capogruppo del Pd), Nicola Bello (agricoltura, verde pubblico, commercio, industria, rapporti con il Consorzio delle Cento masserie, vicepresidente all´Unione dei Comuni), Sergio Sisto (cultura, turismo, spettacolo, associazionismo e politiche del lavoro) e Fabio Nobile (Unione dei Comuni). Il sindaco ha avocato a sé le deleghe assessorili di Conserva, Di Roma e Carone, ovvero servizi sociali, bilancio e agricoltura.
La comunicazione ufficiale della distribuzione degli incarichi chiude dunque le porte ai tre fuoriusciti, mentre continuano le stocccatine tra il primo cittadino e Mi chelangelo Serio, capogruppo del Pdl. Serio infatti aveva inviato una lettera al Prefetto di Taranto, invitandolo a sollecitare il sindaco per l’attribuzione delle deleghe. Laddomada in consiglio ha affermato di aver provveduto alla distribuzione degli incarichi non in seguito alla lettera di Serio; quest’ultimo, da parte sua, si è invece dichiarato convinto del contrario.
Il divorzio tra il sindaco e i tre ex assessori è stato sancito in maniera definitiva dalla votazione sul bilancio: Conserva, Di Roma e Carone si sono astenuti. Alla domanda del consigliere Bennardi dell’Mpa, se astensione dovesse leggersi come un vero e proprio voto contrario, il sindaco ha risposto affermativamente, ribadendo quindi l’esistenza di una maggioranza ad undici.
Infine, approvata all’unanimità una mozione del consigliere Serio, per il potenziamento delle misure di sicurezza a Crispiano, non più oasi felice per la vivibilità.
Fonte: Paola Guarnieri