Non è ancora nota la distribuzione delle deleghe assessorili al Comune di Crispiano. Il sindaco Giuseppe Laddomada, infatti, nell’ultima seduta di consiglio comunale si è limitato a ribadire la composizione della giunta, tra l’altro già comunicata in precedenza, ma non ha precisato di quali assessorati si occuperanno i prescelti. Unico dato certo: la fuoriuscita di Cosimo Di Roma, Maurizio Conserva e Paolo Carone, che hanno affermato di riconoscersi semplicemente nel Pd, ma di non essere più funzionali alla maggioranza. Dure, sull’argomento, le parole di Di Roma, che ha parlato di vera e propria estromissione e non di un’uscita volontaria.
Ciò che resta a Laddomada, dunque, è una maggioranza a 11, assolutamente risicata e non realmente rappresentativa della volontà popolare, come ha sottolineato Michelangelo Serio, capogruppo del Pdl. “I tre fuoriusciti hanno concorso in modo determinante alla vittoria della lista “Uniti per Crispiano”, che senza i 649 voti di Conserva, Di Roma e Carone non ce l’avrebbe fatta. Alla luce di questi due anni vissuti nella litigiosità, piuttosto che impegnarsi per la soluzione dei problemi e delle emergenze, l’unica cosa che rimane da fare è ridare la parola agli elettori”, ha affermato Serio. Parole condivise anche da Di Roma, che ha parlato di un accordo per vincere le elezioni, senza il quale oggi il primo cittadino sarebbe stato proprio Serio e non Laddomada. Più soft l’intervento del consigliere Giuseppe Bennnardi dell’Mpa, che ha invece lanciato la proposta di una maggioranza istituzionale; sia il Pdl che i tre ex assessori l’ hanno respinta.
Fonte: Paola Guarnieri