Fumata bianca per la giunta del Comune di Crispiano, ma gli ex assessori Maurizio Conserva, Paolo Carone e Cosimo Di Roma sono stati fatti fuori. Il sindaco Giuseppe Laddomada ha annunciato di aver costituito una giunta a cinque, mantenendo per sé ben due deleghe. I futuri assessori sono Antonio Magazzino (riconfermato vicesindaco), Floriana Caramia, Cosimo Colucci, Carlo Sforza e Giampiero Ricci, a cui sono da aggiungere solo cinque consiglieri, ovvero Francesco Luccarelli (sempre presidente del consiglio), Chiara Lodeserto (rinominata capogruppo), Segio Sisto, Nicola Bello e Fabio Nobile. Ecco la motivazione fornita dal sindaco: «Tentare di restaurare un clima di dialogo con i tre e recuperare la collaborazione con loro, assegnando i due assessorati disponibili e portando così avanti il programma politico-amministrativo». Affermazione in verità un po’ contraddittoria, visto che i tre «ribelli» non sono citati neanche come componenti della maggioranza. A dire qualcosa sono stati invece proprio loro, con una lettera in cui rivendicano la propria appartenenza al Pd ed accusano il sindaco di aver usato parole grosse nei confronti di Carone. Un comportamento che non agevolerebbe la soluzione della crisi, le cui motivazioni vengono ricondotte dai tre ex assessori alla personale sconfitta di Laddomada nelle ultime provinciali e ad una certa acredine verso l’assessore provinciale all’Ambiente, Michele Conserva. Il quale ha indetto una conferenza stampa.
Sulla crisi amministrativa parole pesanti di Conserva: «Bisognerebbe avere il coraggio di andare alle elezioni, invece è più facile rubare i voti agli elettori». Conserva ha quindi letto la nota dei tre estromessi, precisando più volte: «L’amministrazione non cadrà, voglio che questo sia chiaro, ma non vogliamo mettere le mani nella pasta. Personalmente voglio occuparmi del mio ruolo in Provincia. Non posso più interessarmi di questioni che riguardano l’amministrazione comunale». «Ci sono state tre persone sempre assenti nelle riunioni di giunta e adesso ci si scaglia contro persone a cui sono stati chiesti sacrifici, quando servivano i voti. Voglio che si sappia: sono stati contattati altri consiglieri ad di fuori dei 14, ma hanno rinunciato a quanto proposto, il che vuol dire che è stato chiuso il dialogo con noi», dice Conserva. Che poi parla di una vera e propria lotta contro sé e il consigliere regionale Donato Pentassuglia, nonostante alcune iniziative attuate da loro in favore di Crispiano: «Sono stati stanziati 250 mila euro dalla Regione per creare una fermata di treno a Montetermiti, ma non è stato fatto nulla perché in mezzo c’eravamo noi. Sono stati stanziati 1 milione ed 800mila euro per il poliambulatorio, ma nessuno lo ha saputo perché se n’è interessato Pentassuglia». Poi Conserva attacca i compensi già deliberati in favore dei redattori di un Pug in cui aree vincolate sono state indicate come edificabili e ha lanciato strali anche contro l’opposizione, tacciata di immobilismo. Ascia di guerra dissotterrata, dunque, mentre si attende cosa dirà il sindaco questa sera.
Fonte: Paola Guarnieri