Dei due bandi di gara per la riqualificazione della viabilità urbana, solo uno è attinente allo scopo. La denuncia viene da alcuni cittadini di Crispiano, che lamentano l’irregolarità presente in un bando di gara di appalto pubblicato sul sito del Comune e parlano di furbizie da parte dell’amministrazione.
Secondo questi cittadini, infatti, solo il bando relativo alla sistemazione di via Blandamura sarebbe regolare, «l’altro invece è stato camuffato da riqualificazione, mentre è (come specificato nel bando) la costruzione di una strada nuova di zecca che scorrerà in aperta campagna». Il tutto, tra l’altro, mentre nel paese ci sono strade urbane, che aspettano di essere asfaltate da decenni. Il fatto che si tratti di una strada di campagna sarebbe dimostrato anche dalla base d’asta, inferiore a quella di via Blandamura, che tra l’altro è più corta.
Indignati per quello che definiscono un «danneggiamento dei legittimi interessi dei cittadini che hanno regolarmente pagato gli oneri di urbanizzazione, senza che questa sia stata fatta», i firmatari del documento riconducono questo «spreco di denaro pubblico ai soliti furbetti».
Ma le accuse non finiscono qui, perché i cittadini formulano anche delle ipotesi più pesanti sulle motivazioni di questa irregolarità e si chiedono: «Non è che questa nuova strada serve a giustificare l’ampliamento della zona edificabile che è stato fatto proprio là con il nuovo Pug?». Ed aggiungono: «Non a caso si sta procedendo in fretta e furia all’appalto prima dell’approvazione del Pug, perchè probabilmente nel nuovo Pug l’ente di controllo regionale non l’approverebbe. Non è molto logica una strada che dista dalla sua parallela (via Piave) di un solo lotto (60 metri circa) e sbuca poi a meno di 40 metri dal già esistente incrocio di via Lecce, diverso il discorso se questa strada viene presentata come già esistente: oltre ad una maggiore comodità per i furbetti diventa pretesto per ampliare le loro zone edificabili….».
Interpellato a proposito di queste accuse, il sindaco Giuseppe Laddomada ribatte: «Quella progettazione risale all’amministrazione precedente alla mia, quindi noi non abbiamo fatto altro che dare il via a qualcosa di già previsto. La strada in questione infatti fa parte del piano di lottizzazione ed è limitrofa alle zone edificabili. Questo significa che non è funzionale all’ampliamento, perché limita già le case esistenti ed inoltre non ha nulla a che fare col Pug».
Fonte: Paola Guarnieri