Daniele Biacchessi e la “masseria di memoria”
In occasione dei 300 anni della masseria Quis ut Deus, la Fondazione Arbor, in collaborazione con l’associazione culturale Valle d’Itria, presenta “Fahrenheit”, con la voce narrante del giornalista e scrittore Daniele Biacchessi, special guest della rassegna “Parole tra gli ulivi”. Sabato 26 giugno, sulle terrazze della Quis ut Deus di Crispiano (lounge bar), con ingresso a partire dalle 21 e inizio spettacolo alle 22.30, sarà protagonista l’amore per i libri: un imperdibile inno alla cultura ed alla linfa del pensiero, attraverso la lettura. “Una serata dedicata alla memoria in cui si cercherà di ricordare, attraverso la lettura del famoso libro di Ray Bradbury – “Fahrenheit 451”, appunto – ciò che è accaduto in modo che il presente diventi migliore”: è ciò che ha affermato Biacchessi. Fahrenheit rappresenta la linea letteraria di mezzo tra la memoria e l’oblio, è il fuoco che brucia i libri per impedirne la lettura, ricordando i falò delle dittature fascista, nazista, dell’Argentina, del Cile e dell’Unione Sovietica. In questo spettacolo, tra il reading letterario e la riflessione, Daniele Biacchessi sfoglia le pagine dei libri, le monta e le smonta, le cuce con altre pagine di storia contemporanea, attraverso una narrazione recitata all’improvviso e un lavoro drammaturgico di work in progress. Si intrecceranno tra loro pagine della prima metà del Novecento italiano e la letteratura contemporanea: “Cuore di Tenebra” di Conrad, “Cyrano de Bergerac” di Ronstad, “La freccia nera” di Stevenson, “Le città invisibili” di Calvino, “Il giorno della civetta” di Sciascia, “Il partigiano Johnny” di Fenoglio, “Piccoli maestri” di Meneghello, “Se questo è un uomo” di Levi e “Il paese della vergogna” dello stesso Biacchessi.
Quindi Fahrenheit è un progetto di libro parlato, letto col piglio della narrazione e del Teatro civile, che l’autore ha portato in giro per l’Italia molti anni fa, come fosse stato un cantastorie: luoghi con poche scenografie, ma dove forte è l’impatto della voce. Nella masseria Quis ut Deus l’illuminazione di alcuni alberi rievocherà l’atmosfera dei racconti fatti attorno ad un fuoco, dove durante le pause si potrà ascoltare il fruscio delle foglie mosse dal vento. “Per i miei spettacoli – afferma lo scrittore – i luoghi contano. Anzi, alcune volte sono i luoghi che scelgono me. E questo, in una mia venuta precedente, mi ha ricordato l’ambiente dell’Appennino tosco-emiliano dove mio nonno raccontava storie antiche stando seduto insieme ad altri intorno ad un fuoco”. Questo progetto supera la lettura individuale e diventa rito collettivo, con la voce narrante che diventa strumento anche di passione: ogni sera uguale ma diversa, perché diversi sono l’ambiente, il clima, i cibi, le atmosfere.
Daniele Biacchessi è vicecaporedattore di Radio 24 – Il Sole24ore. Premio cronista 2004 e 2005 per il programma “Giallo e nero”. Premio “Raffaele Ciriello” 2009 per il libro “Passione reporter”. Dal 1975 ha lavorato e collaborato con numerose testate radiotelevisive. È stato direttore della sede milanese, inviato e cronista parlamentare di Italia Radio dal 1988 al 1999. Ha pubblicato 19 libri, oltre a prefazioni e interventi in altri volumi.
Fonte: Anna Crisante