Al rinomato ristorante di Crispiano “La Cuccagna”, il Touring Club Italiano ha conferito il premio “Buona Cucina 2009” per le regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna. Lo ha comunicato il direttore editoriale dott. Michele D’Innella ai titolari Paola Ortesta e Giovanni Marsella.
La motivazione dell’ambito premio assegnato per il Sud a “La Cuccagna – Giro di Vite”, dice: “Crispiano è conosciuta come il territorio delle ‘Cento Masserie’ e da lì attinge la brava chef Paola Ortesta che ha improntato la sua cucina sulla territorialità elaborando ricette esclusivamente di terra, che partendo dalla tradizione, vengono rivisitate con spunti personali. La terra dei briganti e delle masserie, viene raccontata nei piatti appassionati di Paola Ortesta. Sulla griglia carne di prima qualità accompagnata da verdure genuine e dolci tipici, per scoprire storie e tradizioni in un ambiente dove regna il piacere di accogliere”.
Fautore del prestigioso punto di ristoro, è stato il papà Martino che nel 1969, incrementando la sua precedente apprezzata attività di macellaio, da vita alla nuova proposta culinaria.
Nel 1994 dopo una profonda ristrutturazione, il locale si trasformò nell’attuale ristorante “La Cuccagna” e i figli entrarono stabilmente a farne parte. Nel 2002, con una nuova intuizione e l’intento di promuovere uno storico prodotto locale, nacque l’enoteca con cucina annessa denominata “Giro di Vite” in cui vengono tenuti incontri con aziende vinicole e favorite degustazioni.
A gestire i 60 posti del ristorante e i 30 in enoteca, sono impegnati mamma Livia e la signora Paola, moglie di Giovanni, in cucina, che si occupano di antipasti e primi; papà Martino chiaramente ai secondi piatti, alla carne e al fornello; la sorella Rosanna esperta in pasticceria, insieme al fratello Giovanni, entrambi sommelier, curano la sala.
“La nostra – dice il giovane ristoratore – è una cucina esclusivamente di terra, legata al territorio e alla tradizione, rispettando il più possibile la provenienza e la stagionalità, dei prodotti utilizzati, ma non escludendo qualche rivisitazione personale; costante ricerca delle materie prime prevalentemente provenienti dalle nostre campagne e da piccoli produttori locali”.
Un premio meritato dai validi operatori enogastronomici, il cui successo va sicuramente attribuito alla costanza e alla professionalità decennale di Martino Marsella (che con lo scrivente ha condiviso il vecchio banco di scuola della scuola elementare “Mancini”), costituisce una riconoscenza all’intero territorio de “Le Cento Masserie di Crispiano”, il cui progetto risale per iniziativa della Biblioteca Civica, al 1979.
Fonte: Michele Annese