Intervista al Consigliere Serio

Fare un bilancio critico o positivo di un’Amministrazione nei primi cento giorni di vita, è una “cosa italiana”più politica che tecnica. Infatti l’azione positiva o negativa della maggioranza e delle minoranze vanno valutate al termine del mandato, sulla base dei programmi elettorali con i quali è stato chiesto la fiducia ai cittadini. Ma è vero anche che il proverbio dice: “Che il buongiorno si vede dal mattino”,e allora sentiamo in proposito cosa dicono i learder locali iniziando dal capogruppo del Pdl Michelangelo Serio, candidato sindaco del centro destra, sconfitto con un margine di circa 400 voti.

Trascorsi cento giorni dalle elezioni amministrative, qual è il suo giudizio sull’Amministrazione Laddomada bis ?

Almeno per ora un giudizio sostanzialmente negativo, ma non per partito preso. Non si è registrata alcuna crescita, alcuna svolta, alcun sostanziale cambiamento. E’ vero che per cambiare occorre disporre di tempo e di risorse adeguate. Con riguardo al tempo, si può ancora rimediare, ma se il bel giorno si vede dal mattino… Le risorse invece non ci sono, e se oggi non ci sono, è solo perché nei cinque anni appena trascorsi la giunta di centrosinistra ha amministrato male. Infatti questa volta l’accusa non può essere rivolta al centrodestra, perché Laddomada succede a sé stesso. E prova ne è che il Comune di Crispiano ha sforato il patto di stabilità, con tutte le conseguenze negative che ciò comporta per l’occupazione e lo sviluppo del nostro paese. Con tasse comunali ai massimi livelli, con servizi comunali che continuano ad essere scadenti ed il malcontento diventa sempre più diffuso.

E la politica urbanistica e del territorio ?

Con riguardo alla politica urbanistica e del territorio, sono emerse le bugie dette in campagna elettorale laddove si diceva che era ormai tutto pronto per l’adozione del Piano Urbanistico Generale. Invece solo adesso si stanno muovendo concretamente i primi passi preliminari all’adozione del medesimo, con l’illustrazione degli studi di settore da parte dei vari esperti nel segno della copianificazione. Sono emerse contraddizioni e lacune sottolineate dallo stesso Assessore Regionale prof.ssa Barbanente con grave pregiudizio degli ambiti paesaggistici che a tutt’oggi non sono superati. Si continua ad investire risorse su un’area industriale, quella della c.da Alezza, posta fra due gravine – dove l’impatto paesaggistico è deflagrante ! – con la perimetrazione dei contesti produttivi, ma non vi è traccia di uno straccio di studio di settore circa la localizzazione, il dimensionamento e lo sviluppo futuro di un’area che già vive un gravissimo deficit infrastrutturale che di fatto ne impedisce la accessibilità.
Viene indicata la localizzazione di una nuova area industriale, in prossimità della S.S. 172 che non tiene in alcun conto il polo integrato di sviluppo che si vorrebbe realizzare con il Consorzio delle Caselle che insiste sulla SP 45, possibile volano di sviluppo per tutta l’area circostante.
Sono stati proposti indici di fabbricabilità che variano da una zona ad un’altra senza spiegare il perché di tali scelte, che lasciano spazio a dubbi e perplessità. Come aree agricole che, con l’approvazione di opinabili regolamenti, improvvisamente diventano di fatto aree industriali, consentendo l’installazione di strutture semipermanenti che, invece, andrebbero spostate in area industriale. Una manovra che appare molto simile ad un comodo escamotage volto a favorire qualcuno, per scontentare altri che, per installare un medesima azienda, hanno acquistato un terreno su area industriale, ad un prezzo ben più alto. Un provvedimento che peraltro solleva non pochi dubbi di legalità.
E speriamo che con il nuovo PUG si finisca con il costruire nei canali, rispettando il territorio.

Ed il coinvolgimento dei cittadini sulle politiche urbanistiche ?

Un clamoroso flop, con l’aggravante della reiterazione, perché gli stessi errori fatti per l’Area Vasta sono stati ripetuti, qualche giorno dopo, con il Piano Urbanistico Generale. Fornire alla cittadinanza gli strumenti necessari di discussione, oltre che essere un atto di rispetto verso la stessa, è un atto preliminare per realizzare questi propositi, buoni nelle intenzioni, ma privi di concretezza laddove l’oggetto della discussione non venga posto per tempo e nei modi dovuti ai cittadini. Bastava mettere a disposizione del pubblico un personal computer con un dischetto per mettere tutti al corrente di quel poco che, in realtà, fin qui è stato realizzato, ed invece nulla. E sono piovute copiose le critiche, giuste e meritate, da tutti gli ambienti, ARCI compresa.

Un giudizio politico su questa maggioranza.

La maggioranza, almeno quella che conta, è tutta PD con tanto di tessere in tasca. Dunque, al di là delle chiacchiere e delle fedi politiche diverse che rimangono nascoste nell’io più profondo di qualcuno, onore al sindaco per quanto è riuscito a fare: azzerare i DS, fare fuori Rifondazione Comunista, e portare tutti sotto di lui. Compresi i Comunisti Italiani che dopo lo sfogo-show del consigliere Franco Luccarelli in occasione del consiglio comunale di insediamento – conseguente alla perdita dell’assessorato ai servizi sociali – si è affrettato a rientrare nei ranghi già nella replica, accontentandosi di quello che da più parti è stato indicato come il contentino della carica di Presidente del Consiglio Comunale. Un ruolo simbolico che evidenzia per il vecchio militante comunista una forte deminutio rispetto al passato, al quale rimane solo la rassegnazione.

Qual è il suo giudizio sui consiglieri di maggioranza ?

Un giudizio sospeso, almeno per ora, un giudizio, per così dire, di attesa.
La nuova squadra amministrativa, fatta di molte giovani promesse, era stata salutata come il toccasana per la nostra comunità. Invece, fino ad oggi basta partecipare ad un qualsiasi consiglio comunale o altra manifestazione istituzionale per comprendere che a gestire il pallino, nella maggioranza, è sempre e solo il sindaco Laddomada, con la sola eccezione dell’assessore Magazzino. Nessuno prende la parola, anche se a sollecitarlo è lo stesso sindaco. Pazienza, aspetteremo. Dunque, almeno per ora, non è cambiato nulla. Chi comanda e fa le cose è sempre e solo lui, almeno così sembra. Anche se sotto la cenere si colgono qua e là delle … turbolenze.

E i consiglieri di minoranza ?

Tutti vecchi volponi della politica, ma nel senso buono, ad eccezione di Giuseppe Delfino che, per altri versi, è pure scafato. Dove le capacità e l’intuito politico si mescolano bene con esperienza e impegno amministrativo, interpretando al meglio il ruolo dialettico di minoranza attraverso un’azione di stimolo e controllo della maggioranza. Un serbatoio di contributi che la maggioranza farà bene a tenere in debito conto, per la volontà già espressa dalle minoranze di assecondare le scelte della maggioranza se ritenute corrette e funzionali agli interessi del paese e dell’intera comunità. Ovvero votare insieme alla maggioranza, come è gia successo.
Con i colleghi del gruppo consigliare PDL siamo soprattutto amici, persone leali e corrette con le quali abbiamo condiviso una scelta ed un percorso politico e di conseguenza vi è totale sintonia di intese e progetti. Il primo dei quali è quello di far crescere ulteriormente a Crispiano il PDL e creare le migliori condizioni e convergenze per i prossimi appuntamenti, creando un grande movimento politico di massa aperto a tutti quanti hanno voglia di cambiamento per riportare Crispiano al centrodestra.

In che occasione avete votato insieme alla maggioranza ?

In occasione della abolizione della commissione edilizia, già punto fermo del programma elettorale della lista del PDL. Il provvedimento è stato salutato favorevolmente dal gruppo del PDL, come pure dalla Lista per Crispiano,ed adottato con voto unanime.

E i nuovi assessori ?

Sento dire che si danno un gran da fare, e spero che sia realmente così, il paese ne ha bisogno. Sinceramente non siamo riusciti ancora ad apprezzarne i contributi in sede di consiglio comunale, o in altre sedi istituzionali. Evidentemente, devo ritenere che siano tutti, senza eccezioni, allineati e coperti su quelle che sono le posizioni del sindaco, ed infatti votano tutti allo stesso modo, appena la mano del sindaco si alza. Vero è che in più di un’occasione – appuntamenti dell’estate crispianese – hanno anche mostrato buona volontà e buoni muscoli nello scaricare sedie e issare cartelloni, supplendo così alle carenze organizzative di altri.

Parliamo dell’estate crispianese.

Certamente la Festa d’Estate curata dall’Assessorato alla Cultura e Turismo è uno sforzo pregevole, che va incoraggiato. E aggiungo, se possibile, migliorato. Soprattutto laddove gli eventi si accavallano e sono sempre di più, ed i cittadini si vedono costretti, per preferire uno spettacolo, a rinunciare ad un altro. Talvolta la scelta dei luoghi per taluni eventi non è risultata la più idonea. Il pensiero corre alle serate discomusic in p.zza Madonna della Neve con migliaia di decibel scaricati in un ambiente che strutturalmente non si presta per ospitare simili eventi. Viva la discomusic, ma facciamola altrove per il sano divertimento dei nostri giovani, come ben sa fare l’assessore Ricci, organizzatore di serate in discoteca con la benedizione di mamma provincia. Ma, al contempo, è giusto e doveroso rispettare anche le esigenze di quei cittadini che, legittimamente, non gradiscono questo frastuono per ragioni che non devono spiegare a nessuno, che vanno parimenti comprese e rispettate.
Viene da sorridere allorquando l’Amministrazione Comunale cura un cartellone di spettacoli all’aperto che comprende eventi che vanno dal 20 giugno per finire il 12 settembre, con inizio alle 20:30 o più spesso alle 21:00, e poi emette un’ordinanza che vieta il chiasso ed il frastuono o l’attività di ristorazione nelle vie del paese, dopo le 21:00 per tutto il periodo estivo, pena la denuncia ai sensi del 659 C.P.! E’ una contraddizione in termini, c’è qualcosa che non va.
Vero è che prevedendo un calendario così fitto, non si consente più a nessun altra associazione di volontariato di poter organizzare propri eventi perché, di fatto, gli spazi risultano già tutti occupati.

E il carnevale del fegatino ?

Splendida kermesse ed occasione di pubblicità del nostro splendido territorio che supera di slancio gli angusti confini paesani per vivere una ribalta nazionale e anche oltre. Motivo di richiamo per moltissimi visitatori che si riversano su Crispiano dove apprezzano, su tutto, la grande ospitalità della nostra gente e la carne alla brace. Sarebbe ancora più bello che, almeno una parte di questi visitatori tornasse magari abitualmente a Crispiano, così potrebbe apprezzare ancora di più la carne alla brace che i nostri insuperabili rosticcieri sanno preparare come nessuno e valorizzare così, in maniera ulteriore, le specialità gastronomiche che il nostro territorio vanta.
Graditissima la presenza di Mago Zurlì. Peccato per il forfet di illustri ospiti la cui presenza veniva data per certa. Il giusto ringraziamento all’intera Pro Loco per l’impegno sovrumano anche questa volta dimostrato. Suggerirei per il futuro nuovi soggetti per battute ad effetto che suscitino l’ilarità della gente. Una sposa che per il suo giorno più bello non goda di tutto il sagrato della Chiesa come aveva per una vita sognato, o una battuta sul nostro parroco, ci può anche stare, avendo però ben a mente che parliamo sempre di un ministro di Dio. Voler fare umorismo citando l’ostia consacrata non mi sembra una grande idea,anche in una società laica come la nostra. A mio parere, ma è l’opinione di molti, costituisce un eccesso, e si rischia di scadere nel cattivo gusto. Si poteva evitare. Ma, al di là di qualche sbavatura, rimane il giudizio complessivamente positivo sull’evento clou dell’intera rassegna.

Le preoccupazioni maggiori per Crispiano ?

Il timore fondato che il nostro paese continui a rimanere fermo, a non decollare e così rimanere indietro. La disoccupazione crescente e la mancanza di posti di lavoro, soprattutto per i giovani, ma non solo giovani, perché si registra una crescente disoccupazione anche fra i meno giovani. Poi l’auspicio che Crispiano si conservi un’isola felice con bassi livelli di criminalità, ma occorre alzare la guardia perché la diffusione di stupefacenti è sempre maggiore e recentemente si è registrata una preoccupante escalation criminosa con furti, rapine ed altre attività intimidatorie. Altro motivo di preoccupazione è dato dal degrado dell’ambiente che rischia di compromettere la bellezza e l’unicità di questo meraviglioso territorio che, oggi come oggi, solo in parte sta decollando, ma che vanta ancora grosse potenzialità.

Cosa è che, politicamente, accetta meno ?

La scorrettezza politica, come ad esempio quella posta in essere dal sindaco Laddomada, a seguito di una mia recente interrogazione al consiglio comunale dove chiedevo se la palestra della scuola elementare Mancini fosse fornita di agibilità. Ebbene, trascorsi venti giorni dalla presentazione della interrogazione, il sindaco nella sua risposta dice di “non sapere se quella struttura sia fornita o meno di agibilità”. E’ una clamorosa scorrettezza istituzionale, una vergogna, una vera e propria presa in giro non dare risposte certe ed esaustive ai cittadini su un argomento che interessa centinaia e centinaia di scolari e rispettive famiglie. Gli ingenui hanno pensato, ma bastava scendere all’Ufficio Tecnico Comunale e dire in consiglio come in realtà stavano le cose. Vero è che lui, il sindaco come l’assessore Magazzino, sa bene come stanno le cose, ovvero che non vi è nessuna agibilità, ma ammettere che in cinque anni nulla si è fatto per ottenerla è dura a dirsi ! Questa è la verità che scottava dire e non è stata detta. E allora si preferiscono i giri di parole, le perifrasi per non dire nulla ! Ma questi silenzi sono ancor più gravi come l’assoluta assenza di una politica di intervento in ordine all’edilizia scolastica a Crispiano, nell’occasione parimenti sollecitata. Ma questo è solo un esempio del politicamente scorretto del sindaco Laddomada, purtroppo non l’unico. E siamo solo all’inizio.

La cosa più bella, secondo Lei, realizzata a Crispiano dalle elezioni ad oggi.

Senza dubbio l’opera di un imprenditore privato che ha tirato a nuovo la masseria Lella, oggi Quis ut Deus. Una perla di posto che a mio parere coniuga mirabilmente l’antica tradizione che viene riportata agli antichi splendori, con modernissime tecnologie mirabilmente inserite con mano sapiente ed esperta nello spaccato dei trulli. Un esempio che auspico possa essere al più presto imitato da altri imprenditori che vogliano investire sul nostro territorio con forti ricadute in termini di turismo di qualità e benessere. All’Amministrazione il compito di costituire un movimento turistico adeguato e di spessore per fare da volano al decollo di queste bellissime, ed al tempo stesso, uniche realtà di attrazione turistica.

E la cosa più brutta ?

Continua a non esserci dialogo tra amministrazione e cittadini. Il sindaco non può ricevere il pubblico solo il lunedì mattina dalle 9 alle 11, in quel tempo si dà soddisfazione a malapena a tre concittadini. Altro che Amministrazione democratica e aperta alla gente ! L’apertura dello sportello del cittadino, che il PDL avrebbe realizzato, andava in questo senso. E’ un elemento questo che denota a mio parere una percezione di scarsa attenzione verso l’intera comunità. Come pure tutto il paese, ed in particolare il centro storico, dovrebbe essere rivalutato e valorizzato in ogni angolo o anfratto. Invece si registra incuria e non è mai stata pianificata una puntuale politica di recupero urbanistico. Poi continuare a vedere discariche a cielo aperto come i cumuli di eternit, dunque amianto, che si incontrano qua e là sparsi non solo su Pentimarossa, ma per tutto il circondario, è un oltraggio che grida vendetta.

Per concludere un giudizio su questa sua esperienza politica.

Come sapete sono un neofita della politica, e sento la politica come spirito di servizio. Impegnativa, ma appagante, in coerenza con l’impegno assunto con i cittadini ed i tanti consensi ricevuti, anche a livello personale. Raccogliere le lamentele dei propri concittadini, così come le proposte ed i suggerimenti che, ai più diversi livelli, vengono avanzati è per me, così come per i miei compagni di cordata, motivo di orgoglio e di maggiore impegno. Spesso costa sacrificio, ma è appagante sentirsi funzionali ad una causa superiore, quello del benessere dei propri concittadini, intercettando i bisogni della gente e, per quanto possibile, concorrere a risolverli.

Fonte: Michele Annese