Mancano pochi giorni alla conclusione di questa campagna elettorale, caratterizzata dal rispetto reciproco tra i tre candidati sindaco, ognuno dei quali è a capo di una squadra di cittadini, rappresentanti di tutte le fasce di età e di svariate professioni, uniti dalla passione di impegnarsi per far risorgere la comunità, “per mettere le migliore risorse al servizio della comunità”.
Al candidato Giuseppe Pietro Scialpi, a capo di una lista civica, abbiamo poste alcune domande.
Lei ha già ricoperto il ruolo di sindaco; a distanza di oltre 20 anni come sta vivendo il ritorno alla politica attiva?.
“In politica mi sono impegnato fino al 2002, come consigliere di opposizione della giunta Liuzzi, da allora sono rimasto fuori da ogni istituzione. Però ho osservato l’evoluzione della vita politica di questi sei anni e ho registrato un graduale appiattimento della comunità. Deluse la seconda giunta Liuzzi, si sperò in una svolta con il Centro-sinistra capeggiato da Laddomada, ma ha deluso anche lui; sono trascorsi 10 anni di insufficienti risposte ai bisogni della gente. Attualmente, negli incontri, noto che in paese c’è un buon ricordo della mia gestione amministrativa degli anni ’80 e la speranza di riprendere un cammino interrotto, allorché era centrale la vitacità economica e culturale del paese. Rispetto al passato , oggi c’è una maggiore attenzione alla politica da parte dei giovani e delle donne( 4 nella nostra lista ), ciò favorirà la formazione di una futura classe dirigente seria e preparata a cui noi lasceremo il testimone, offrendo loro la nostra esperienza, un modello comportamentale limpido e trasparente. Mi auguro che la gente esprima serenamente il proprio voto, a prescindere dai rapporti di parentela o di amicizia con i candidati”.
Secondo Lei cosa distingue la lista civica dalle altre due liste?
“Negli ultimi 10 anni le gestioni amministrative sono state deludenti,il Centrodestra poteva relazionarsi con gli Enti provinciali, regionali e nazionali, anch’essi di Centro-sinistra, con ovvie ricadute sul territorio, ma nulla è accaduto, poi il Centrosinistra, nel tempo in cui gli altri Enti sono stati di Centrosinistra. Cosa ci ha guadagnato Crispiano?Solo qualche iniziativa che si sta mettendo in cantiere adesso, finalizzata alla scadenza elettorale. La lista civica è composita, mette insieme cittadini con esperienza e sensibilità ai problemi del paese e cittadini attenti alla realtà del settore economico in cui operano; sul piano politico sono rappresentanti di diverse aree, ma garanzia di future relazioni con altri livelli istituzionali. E’ una squadra operativa, grazie alla presenza di chi ha svolto in modo encomiabile il ruolo di opposizione, e ora si appresta a istruire coloro che si affacciano alla realtà politica”.
In caso di vittoria, quali saranno i primi provvedimenti che Lei adotterà e quale svolta darà all’attività amministrativa per coinvolgere la comunità?
“E’ prioritaria la formazione di un gruppo che,forte della propria esperienza, affronti i bisogni del paese, che sono tanti. Oltre al contributo di idee, la squadra deve assicurare la presenza fisica, cioè deve essere riferimento quotidiano della macchina amministrativa, quindi anche dei funzionari, che vanno motivati nell’espletamento del loro servizio al cittadino. E’ necessario poi cementare il vincolo solidale con la comunità e ritrovare l’orgoglio di appartenenza, stabilire un raccordo tra gruppi e associazioni, promuovere le iniziative e distribuirle nell’anno, senza creare periodi di deserto. Massima attenzione sarà rivolta alle risorse del territorio; programmare le opere pubbliche; completare il PUG rendendolo flessibile, adeguandolo cioè alle richieste degli operatori economici e delle associazioni di categoria, nel rispetto delle norme territoriali; rivedere il concetto di piazza, farla ridiventare luogo di incontro e di memoria”.
Fonte: Silvia Laddomada