Una iniziativa all’insegna della libertà e della esaltazione della humanitas “Poesia…mo sotto le stelle” per celebrare i sette anni del Progetto “Educare alla Lettura” e della “Biblioteca in…vetrina”.
Dal 27 luglio al 6 agosto alcune delle vetrine degli esercizi commerciali di Crispiano hanno ospitato i libri della Biblioteca Civica “C. Natale”.
Per la prima volta in assoluto alcuni libri dell’antico e prezioso Fondo Natale, su cui è cresciuta la Civica di Crispiano, finora custoditi negli scaffali chiusi degli armadi della Sala Lettura, sono esposti in una vetrina pubblica.
La “biblioteca in…vetrina”, una delle iniziative patrocinate dall’Amministrazione Comunale e promosse dall’Assessorato alla Cultura e dalla Civica “C. Natale”, all’interno del Progetto Educare alla Lettura, festeggia quest’anno il suo settennale.
Novità del programma culturale di quest’anno è stata l’iniziativa culturale “Poesia…mo sotto le stelle”, organizzata dall’operatrice culturale della biblioteca Anna Sorn, la quale nella relazione introduttiva ha sottolineato che “La ragione per cui si sono preferite libere letture poetiche, è che la poesia è capace di accogliere, come fa il terreno per quelle delle robuste querce, le radici degli uomini, anzi di quella humanitas che Dante definisce coordinamento, ideale e fattivo, delle capacità umane, unita da un vincolo comune che supera ogni distinzione. Radici che, nella poesia, si possono spingere libere da ogni conformismo, da ogni pregiudizio, alla ricerca della propria verità. Nella poesia c’è infatti una patria comune, dove il pensiero e la coscienza liberamente si attuano, dove la dignità coincide con la libertà e l’uomo è liberamente capace di creare”.
E’ prevalso il concetto di libertà per il quale “è necessario il profondo impegno di tutti, che faccia emergere valori etici aggreganti e non discriminanti, dove la cultura, la lettura siano intesi quali parti integranti di quel processo di conoscenza dinamica, impegnato a coltivare ogni buon seme, contribuendo alla sua crescita patrimonio comune di ricchezza.
Dove un libro secondo Kafka, deve essere “l’ascia per il mare di ghiaccio dentro di noi”, in grado a volte di cambiare perfino il destino di un uomo”. “Poesia…mo sotto le stelle” è nata come libera kermesse di poeti locali e provenienti da tutta la provincia jonica. Un’altra “vetrina” aperta a quanti volessero esprimere, attraverso il linguaggio, assolutamente soggettivo e al tempo stesso universale, della poesia, le proprie emozioni”.
Durante la serata, ai poeti partecipanti sono stati concessi 5 minuti di libera gestione per esprimersi.
Essi ne hanno fatto veramente tesoro, improvvisando, ciascuno a suo modo, delle performance di grande piacevolezza, che hanno affascinato, incuriosito, emozionato e conquistato il numeroso pubblico presente, coinvolto peraltro nella votazione, che ha decretato alla fine i tre poeti, vincitori della serata.
I voti, in verità, hanno segnalato una rosa di poeti, che, solo per un leggero scarto di punti, hanno decretato Antonio Nuzzi (Taranto) primo con 16 preferenze; Vito Carrieri (Crispiano) secondo con 14 preferenze; Rosalia Achille (Crispiano) terza con 13 preferenze, incalzati quasi alla pari da Dina Turco (Pulsano), Francesca Tinelli (Massafra), Mariangela Liuzzi (Crispiano), Nunzio Tria (Laterza).
Un momento di profonda commozione è stato toccato all’inizio, quando il fine dicitore e poeta Giacomo Salvemini di Crispiano ha dedicato uno spazio privilegiato, esente da votazione, a tre poeti locali, ormai scomparsi, ma vivi nel ricordo di tutti: Giovanni Casavola, Giuseppe Cesario, Enzo Rinaldi, dei quali ha brevemente delineato le personalità, il legame saldo con Crispiano, di cui sono stati appassionati cantori, e letto alcuni componimenti.
L’Assessore alla Cultura Di Roma si è dichiarato positivamente sorpreso dall’andamento della manifestazione e, anzi, di esserne stato emotivamente coinvolto, tanto da auspicare il ripetersi dell’esperienza.
Mentre una giuria, eletta al momento, presieduta da Giacomo Salvemini accompagnato da un poeta e da una persona del pubblico, procedeva allo spoglio delle schede, gli astanti hanno potuto accedere al buffet gentilmente fornito dal sig. Giovanni Maggi, proprietario del Bar della Fiera (antico nome di Piazza della Libertà).
Ai primi tre classificati sono andati gli eleganti cataloghi de “Le Cento Masserie di Crispiano”, pubblicati dal Comune, autografati dall’assessore alla Cultura, e i piatti col logo delle Cento Masserie.
Fonte: Michele Annese