CRISPIANO – Sotto un cielo come un manto blu trapunto di mille piccole luci domenica si è svolto “ Caffè sotto le stelle”, con cui si è chiusa per quest’anno l’attività del caffè letterario “Altrove” di Crispiano. Suggestivo scenario della riuscitissima serata la masseria Pilano, grande complesso dislocato su un’altura di 340 metri tra Crispiano e Martina Franca. Qui i trecento ospiti hanno potuto godere dello spettacolo organizzato da Marcello Carrozzo, proprietario e “mente” del caffè letterario e dai suoi infaticabili collaboratori. Ad accogliere tutte le persone, le maschere del Carnevale estivo del fegatino, dislocate sull’ampio spiazzo antistante il complesso masserizio, tra imponenti balle di fieno. Nella bellissima corte circondata da trulli, che costituisce il nucleo più antico della masseria, si è poi svolta la prima parte della serata. Il presidente Carrozzo, in mano una valigia di cartone, ha aperto: “ Questa valigia è il simbolo dei viaggi di speranza compiuti dai nostri nonni e in questo caso rappresenta l’insieme delle nostre esperienze. Noi abbiamo cercato di dimostrare che insieme si può costruire qualcosa, dando valore alla parola cultura”. Poi, un saluto “particolare” a tutti gli scrittori che hanno allietato le serate al caffè: attraverso la calda voce del regista Antonio Minelli hanno infatti preso vita alcuni brani dei libri presentati nei 4 mesi di attività di “ Altrove”. Ad inframmezzare gli interventi, i Febi Armonici, notissimo ed apprezzato gruppo di musica popolare, che hanno eseguito i brani più belli del loro repertorio e delle mandolinate dell’Ottocento napoletano. E mentre le note della meravigliosa “ Luna”, uno dei brani più amati dei Febi Armonici risuonavano nell’aria, nel grande piazzale si procedeva nella cottura dell’asado, arrosto tipico argentino. Gli oltre 180 chili di carne, tra maiale e panettone di vitello, conditi dal gustoso chimichurri, miscela di spezie, olio, aceto e limone, sono stati apprezzati dagli ospiti, che hanno annaffiato la carne con del buon vino rosso, concludendo poi con della frutta fresca. Il tutto fra il profumo delle balle di fieno, sotto un tetto di stelle. E intanto si attende con ansia la riapertura del caffè letterario, prevista per il prossimo settembre.
Fonte: Paola Guarnieri