Contromano in via Baracca

CRISPIANO – Un bel guaio. La chiusura di piazza San Francesco al traffico automobilistico, tre anni fa, ha peggiorato la vita della famiglia di Franco D’Ignazio e delle altre residenti nell’ultimo tratto di via Baracca, dal civico 101 in giù.
Si tratta di un piccolo tratto stradale, non più di trenta metri. Stretto, con un marciapiedi lungo quattro metri per meno di un metro di larghezza. Perennemente preso in pieno dalle auto in transito, “un centinaio al giorno”, puntualizza il signor Franco D’Ignazio, ex assessore comunale venti anni fa.
Lui e gli altri abitanti del luogo sono inferociti. “Qui giocano dei bambini piccoli, noi abbiamo gli ingressi di casa che si affacciano in questo punto”, perennemente a rischio investiture. Cosa succede? Gli automobilisti crispianesi – “tutti, compresi politici e tutori dell’ordine pubblico quando non sono in servizio”, puntualizza – pur di non fare un lungo giro che li porterebbe fin giù al semaforo d’ingresso del paese, all’inizio di corso Umberto, preferiscono percorrere questo piccolo tratto in controsenso. Pericoloso due volte: perché si tratta di un punto in salita, completamente cieco alla vista di chi sta legittimamente salendo nel verso giusto, dall’altra parte della stessa via Baracca.
“Non ho ville o proprietà qui”. Solo l’ingresso di una normale casa di paese, a due livelli, nel cuore del quartiere San Francesco. Il problema, racconta D’Ignazio, lo ha esposto e sollevato più volte a voce a chi di competenza. “Perché non fanno controlli? Ci dispiace se qualcuno venisse multato, però l’azione dei vigili urbani potrebbe scoraggiare questo abuso diffuso”.
Il problema, di non facile soluzione, potrebbe essere parzialmente affrontato forse installando un secondo cartello verticale di divieto d’accesso, per le macchine che percorrono il senso obbligato che da via XIV novembre conduce in via Gravina. Anche se poco crediamo alla capacità deterrente di un segnale stradale. D’Ignazio e gli altri cittadini gravati da questo problema fanno leva sulla sensibilità civica degli automobilisti, oltre che sul rispetto dei divieti previsti dalla viabilità stradale. Sono sconfortati questi abitanti di via fratelli Baracca: i marciapiedi delle loro abitazioni risultano compromessi, più volte rimaneggiati a causa delle auto che, come dicevamo, ci passano sopra. Perché non solo c’è chi usa quella strada volutamente nel senso inverso, ma nel timore di essere colto in castagna lo fa a tutto gas.

Fonte: Cataldo Zappulla