CRISPIANO – È previsto per oggi un incontro tra capigruppo e commissari consiliari per parlare della futura nascita dei ‘parchi del vento’ a Crispiano: quattro benefici avrebbe il paese delle cento masserie dall’installazione delle pale eoliche per la produzione di energia pulita e rinnovabile. Le elenca l’assessore all’Ambiente Mimmo Di Roma (Popolari-Udeur): “Un’opera pubblica nel nostro territorio, a spese della multinazionale proponente il progetto, del valore superiore a cinquantamila euro. In secondo luogo un canone annuale di circa 3-4000 euro per ciascun palo. Terzo, verrebbe girata alle casse comunali una percentuale di almeno il 3-4 percento del fatturato totale annuo per ogni palo. Infine, uno di questi pali sarà interamente dedicato al nostro Comune, ciò vuol dire che risparmieremo sulla bolletta Enel municipale almeno trentamila euro all’anno”.
In uno degli ultimi consigli comunali del 2006 i politici di Crispiano avevano deciso di delegare alla Comunità montana Murgia tarantina l’onere di scrivere il Piano energetico comunitario, valido per tutti i comuni aderenti allo stessa ente. Le amministrazioni locali dovranno solo indicare le zone sgradite dove non fare allocare i pali. Qualche esempio: zone particolarmente suggestive dal punto di vista paesaggistico e zone urbane. In base ad una divisione territoriale a Crispiano potranno essere installate non più di ottantasette pale eoliche. I meccanismi burocratici di questo nuovo Piano entreranno in vigore nei primi giorni del prossimo aprile.
Entro quella data, con ogni probabilità, Crispiano avrà però già deciso sulle proposte che da un anno due multinazionali del settore hanno avanzato al Comune per installare torri del vento. La riunione di quest’oggi servirà proprio a questo scopo.
Tempi di attesa: per vedere le prime quindici torri svettare sul territorio crispianese bisognerà attendere i tempi di consegna e di installazione da parte delle ditte produttrici. L’assessore Di Roma ha notizia di periodi molto lunghi causati dall’enorme mole di richieste che stanno piovendo sulle poche aziende fornitrici.
Resta giusto un dubbio sull’impatto ambientale, visivo, provocato dalla presenza di torri alte anche ottanta metri, più la misura del raggio delle stesse pale che farà superare abbondantemente quota cento metri di altezza. Per fare un paragone, i ripetitori radio-televisivi visibili da Crispiano sulla cresta delle Murge, al confine con il territorio di Martina, sono alti all’incirca trenta metri. Dove saranno collocate le pale? Sono al vaglio diverse soluzioni, ma la più accreditata parla della vasta area intorno alla masseria Calvello e della enclave crispianese che si protende fin sotto Grottaglie. Quando da Taranto vecchia faranno una foto al Mar Piccolo con i leggeri colli di sfondo, ci sarà anche un pezzo di Crispiano in lontananza. Cataldo Zappulla
Fonte: Cataldo Zappulla