CRISPIANO – La sezione di Crispiano della Uildm, l’Unione italiana per la lotta alla distrofia muscolare, ha detto grazie a tutti coloro che hanno dato il proprio contributo alla maratona Telethon. La cerimonia di ringraziamento, con rilascio di attestati, è avvenuta preso la sala consiliare del Comune ed ha anche costituito l’occasione per festeggiare i 10 anni di attività della sezione crispianese. Ha aperto il dottor Frassanito, componente del direttivo: “ Si sta lavorando molto per sensibilizzare la comunità alla risoluzione dei problemi ed in effetti Crispiano in questi anni si è distinta fra i primi posti nella raccolta dei fondi, anche grazie alle istituzioni scolastiche, alle associazioni e ai singoli che si sono impegnati. Adesso si vorrebbe trovare con loro delle nuove strade, per allargare il target; intanto ringraziamo chi ha reso pulsante questa manifestazione”. Dopo il saluto dell’assessore alla cultura Di Roma, che ha invitato a soffermarsi sul tema della sofferenza, la parola è passata a Franco Cappelli, presidente provinciale della Uildm di Taranto, Lecce e parte di Brindisi. “ Telethon ha come punti forti la trasparenza, l’efficienza e la missione. Trasparenza perché i bilanci sono chiari e leggibili, efficienza perché l’81 percento di quanto incassato va alla ricerca e missione, perché nata nel 1990 per combattere le distrofie muscolari , oramai si occupa di tutte le malattie genetiche.” Il presidente Cappelli ha quindi spiegato in che modo i fondi incassati sono utilizzati dall’associazione ed i gradini della ricerca, per poi illustrare le caratteristiche della distrofia di Duschenn, che è quella di maggiore gravità, anche se proprio grazie alla ricerca scientifica le aspettative di vita in questo caso sono decisamente migliorate. In chiusura Nicola Longo, presidente della Uildm crispianese ha ringraziato ed ha anticipato la partecipazione alla giornata dell’associazione, che si terrà ad aprile, per poi consegnare gli attestati. Fra i premiati, la piccola De Leonardis, che ha donato interamente la sua borsa di studio a Telethon. Paola Guarnieri
Fonte: Paola Guarnieri