“Interventi sponsorizzati”

CRISPIANO – “Finanzia un intervento sul territorio e noi ti faremo pubblicità”. Potrebbe avere questo slogan l’ultima iniziativa dell’assessorato alla cultura del Comune di Crispiano, una sorta di “do ut des” per fornire al paese gli interventi di cui necessita.
L’assessore Cosimo Di Roma spiega nel dettaglio:“ Con un delibera di giunta è stata attivata la sponsorizzazione da parte di privati. Il patto di stabilità, infatti, vincola i Comuni e costringe alla riduzione della spesa corrente. Le alternative sono o aumentare le tasse o diminuire i servizi. Noi invece abbiamo scelto le sponsorizzazioni, con cui effettuare manutenzione o valorizzazione di arredi o beni pubblici”. Mettiamo quindi il caso che a Crispiano occorra sistemare a verde un rondò. Un professionista o un’azienda decidono di offrire la somma necessaria e presentano al Comune la propria proposta, (una domanda in carta semplice, con l’impegno ad eseguire i lavori e la tempistica degli stessi) che sarà valutata da un’apposita commissione costituita dai funzionari dell’ufficio tecnico e dal segretario comunale. In caso di congruità dell’intervento si provvederà allo stesso; il Comune poi si occuperà di mettere sul rondò un cartello pubblicitario che riguardi il professionista o l’azienda che ha “sponsorizzato” la sistemazione a verde. Oppure semplicemente non farà pagare all’interessato l’imposta sulla pubblicità. Non ad libitum, però. In base al tipo di intervento, infatti, la commissione deciderà per quanto tempo il “benefattore” potrà godere di questa pubblicità gratuita. L’assessore poi aggiunge: “ Gli interventi di cui necessità Crispiano sono tanti. Basti pensare alla pensilina in via Gramsci, alle sedie per la mensa della scuola materna, alla manutenzione del canile municipale e comunque potranno essere anche gli sponsorizzatori ad indicare l’area su cui intervenire.” Intanto il primo sponsorizzatore si è fatto avanti: il consigliere di FI Perini, proprietario della Covertech, provvederà all’impermeabilizzazione di tutta la struttura sanitaria del canile. E rinuncia anche alla pubblicità.

Fonte: Paola Guarnieri