“Alimentazione e salute” è il documento con il quale l’Associazione Difesa Consumatori e Ambiente, promossa dalla Cisl, ha pubblicizzato “La dieta mediterranea: un modello d’equilibrio”.
La parola – dieta – definisce l – organizzazione delle proprie razioni alimentari nel tempo.
Le diete troppo – spinte – – come alcune diete dimagranti o altre iperproteiche adottate da certi atleti, a lungo possono provocare seri problemi alla salute (sono noti i danni derivanti dall’anoressia); una dieta equilibrata è, invece, un modello alimentare che può essere adottato per tutta la vita con il massimo beneficio per il proprio organismo.
Il modello alimentare italiano, di tipo mediterraneo, si caratterizza per una alimentazione composta prevalentemente da freschi, ricca di prodotti vegetali e povera di carne (con preferenza per le carni bianche ed il pesce azzurro).
I piatti unici, tipici della cucina mediterranea, sono quelli che uniscono il primo con il secondo: sono piatti unici della tradizione italiana, quelli a base di cereali e legumi (pasta e fagioli, pasta e ceci, riso e piselli, ecc.) ma anche pasta al ragù di carne, ai frutti di mare, ecc..; entrano ancora nel novero dei piatti unici i minestroni con verdure e legumi, la pizza con mozzarella e pomodoro, ecc..
“La generale carenza di una cultura nutrizionale di base nel nostro Paese – prosegue il documento – è la principale causa del progressivo peggioramento delle abitudini alimentari rispetto alle sane tradizioni del nostro passato e del conseguente aumento delle cosiddette – malattie del benessere – (tumore, arteriosclerosi, obesità, diabete, ipertensione, osteoporosi). Anche la pubblicità spesso contribuisce alla – disinformazione alimentare – esaltando il consumo di prodotti che, in una dieta sana ed equilibrata, andrebbero sicuramente sconsigliati. Un corretto regime alimentare, secondo i canoni della nostra tradizione e nel rispetto dei dettami della moderna scienza della nutrizione, dovrebbe essere essenzialmente: sana – consumare prodotti freschi e genuini; frutta e verdura di stagione, preferibilmente crude; semplice: evitare alimenti troppo complicati e pesanti (come condimenti e spezie pesanti, cibi eccessivamente grassi e così via), che ostacolano la digeribilità e l – assimilazione dei cibi; equilibrata: mantenere la propria alimentazione sempre bilanciata, sia dal punto di vista del quantitativo energetico (calorie introdotte), sia come dosaggio dei vari elementi nutritivi; variata: non tanto come numero di alimenti da consumare in un pasto, ma come alternanza di cibi nel corso della giornata e della settimana”.
Altro elemento importante è la distribuzione dei pasti durante la giornata; si consiglia una prima colazione sostanziosa, uno spuntino, un pranzo (il pasto principale), un secondo spuntino, una cena leggera. Per quanto riguarda la ripartizione dell – apporto energetico, si può suggerire quanto segue: prima colazione, il 20 percento dell – apporto calorico giornaliero; spuntino di metà mattina, il 5 percento ; pranzo, il 40 percento ; merenda, il 5 percento ; cena, il 30 percento dell – apporto calorico giornaliero.
I cibi cosiddetti della salute sono i cereali, legumi, ortaggi e frutta.
“È sempre consigliabile – continua il documento – che circa il 60 percento del nostro fabbisogno energetico sia soddisfatto dai carboidrati; più precisamente per il 45 percento da carboidrati complessi e per il 15 percento da carboidrati semplici. Il pregio dei carboidrati, che li rende adatti al ruolo di – carburante – per l – organismo, è quello di venire demoliti senza produrre scorie metaboliche, qualità che consente l – approvvigionamento di energia senza impegnare troppo severamente l – apparato escretore.
Inoltre la presenza contemporanea di carboidrati semplici e complessi in questi alimenti di origine vegetale preserva l – organismo da eccessive
escursioni nel livello glicemico. Infatti, mentre gli zuccheri semplici forniscono energia di pronto utilizzo, quelli complessi necessitano di un lavoro digestivo più lungo, assicurando un graduale rilascio di energia che si protrae per un certo tempo.
I cereali, i legumi, gli ortaggi e la frutta apportano anche buone quantità di fibra alimentare. Essa in realtà è quasi completamente priva di valore nutritivo, ma riveste una notevole importanza sia perché facilita il raggiungimento del senso di sazietà, sia perché partecipa alla regolazione di diverse funzioni fisiologiche.
4.7. Perché variare
Nessun alimento contiene nelle giusta quantità tutti i nutrienti atti a soddisfare le nostre necessità.
Il modo più semplice e sicuro per garantire un – alimentazione adeguata è quello di variare le scelte e di combinare opportunamente i diversi alimenti. Tra i rischi di un – alimentazione monotona non è da trascurare la possibilità di ingestione continuativa di eventuali contaminanti o comunque di sostanze estranee eventualmente presenti in alcuni alimenti: a lungo termine ciò potrebbe arrecare seri danni alla salute, come ad esempio il concorso all – insorgenza di tumori.
La diversificazione delle scelte alimentari, al contrario, previene questi rischi e favorisce l – apporto in sostanze con effetto protettivo, ivi compresi gli antiossidanti presenti nei prodotti vegetali.
Fonte: Michele Annese