l consigliere comunale Pietro Ettore in riferimento a recenti articoli apparsi su alcuni mezzi di informazione in merito alla cosiddetta – Grande Coalizione – contro il sindaco Laddomada, ha espresso alcune precisazioni e alcuni dissensi, ritenendo doveroso un chiarimento in coerenza con la trasparenza e la credibilità più volte invocate.
“Intanto – egli dice – pur comprendendo che il Sindaco rappresenta certamente la persona più esposta dell – Amministrazione (anche perché gli altri e soprattutto i partiti di cui sono rappresentanti brillano per la loro assenza; eccezione fatta forse per l – Assessore Luccarelli e qualche consigliere) non si può certamente pensare ad una Grande Lista caratterizzata dall – essere contro Laddomada. E – questa una personalizzazione troppo eccessiva della politica, quasi che si voglia connotarla come scontro tra uomini e non può essere tenuta insieme dal detto – i nemici dei miei nemici sono miei amici – . Né questa Grande Lista può avere come nucleo centrale e principale la Casa della Libertà e per essa Forza Italia, con altri partiti o uomini in funzione di vassallaggio. Questo ahimè è ciò che si intuisce dalle recenti dichiarazioni di Bennardi che se effettivamente ritiene che – Forza Italia ha sufficienti forze ed energie al proprio interno per affrontare le prossime sfide – allora si accomodi e faccia pure da solo. Ma stia pur certo che non troverà disponibile al suo fianco quelle forze e quelle energie di uomini non compromessi, necessarie per riportare il governo cittadino ad essere di nuovo credibile per gli amministrati. Anche perché non è certo la Casa delle Libertà e soprattutto Forza Italia, nonostante il can can mediatico prodotto che può vantare una verginità in quanto a pesante responsabilità per la situazione in cui siamo, a tutti i livelli”.
“Ciò, invece di cui fino ad ora abbiamo parlato nei nostri incontri – continua Ettorre – è stato qualcosa di diverso e cioè il tentativo di coinvolgere, in una lista trasversale ai partiti, personalità non compromesse di tutte le aree politiche e senza interessi particolari se non quelli del bene cittadino. Si è richiesto il coinvolgimento di personalità che mettessero a disposizione il loro bagaglio amministrativo, tecnico, culturale e professionale per risollevare le sorti di questa comunità. A queste persone si sarebbero dovute affiancare, come supporto, cittadini e politici che abbiano maturato esperienze di buona amministrazione e che possono contare ognuno per la propria area, di un potenziale credito e fiducia nei confronti dei cittadini e di altri livelli amministrativi. Lo scopo, quello di ricostruire un rapporto tra amministratori e comunità, di risollevare le sorti di questa cittadina, condotta ormai ad essere una delle ultime della provincia. Riportarla alla considerazione che merita, allo sviluppo economico che potenzialmente potrebbe avere, riportarla a renderla di nuovo apprezzabile per cittadini e forestieri e renderla non appetibile per la delinquenza ed il degrado, è l – impegno che ci eravamo proposti. Ma per tutto questo la base di partenza non può essere assolutamente la Casa della Libertà. Se l – intento è quello di una rivincita del centrodestra nei confronti del centrosinistra allora gli incontri possono dirsi infelicemente conclusi. Se si vuole approfittare dell – incapacità politica di uomini che di centrosinistra hanno solo l – etichetta ma che mentalmente e per comportamenti appartengono al peggior autoritarismo allora non possiamo continuare il percorso insieme”.
“Se invece come spero – conclude Ettorre – si sia trattato di essere rimasti temporaneamente abbagliati da sondaggi di parte o dalla cattiva comunicazione fatta da altri livelli amministrativi e si crede ancora nella possibilità di una esperienza che possa superare, solo localmente, le contrapposizioni di partiti restando comunque ad altri livelli ognuno con la propria fede politica, allora il percorso può proseguire per il bene del paese, ma senza furbizie. Altrimenti ne rimetteremmo tutti, ma soprattutto i cittadini”.
Fonte: Michele Annese