355mila euro per gli studenti di Crispiano

CRISPIANO – Centottantatrè euro e ventinove centesimi a testa. Tanto chiederà il Comune di Crispiano quest’anno alla Regione Puglia per il suo esercito di studenti. Millenovecentotrentanove studenti (14,6 percento della popolazione totale), una spesa prevista nel nuovo Piano per il diritto allo studio municipale che vale una piccola fortuna, 355mila euro, centottantamila dei quali impegnati per il trasporto dei ragazzi.
Su questa voce di spesa il costo si impenna: dai dati tratti dalla delibera, approvata all’unanimità da tutti e diciotto i consiglieri presenti nella seduta dello scorso fine novembre, risulta che solo centotrè ragazzi sono pendolari, viaggiano ogni giorno con i quattro mezzi comunali guidati da altrettanti dipendenti che, evidentemente arrotondando, percorrono a testa esattamente cento chilometri al giorno. Uno di questi pullmini è un ‘euro zero’ da sostituire prima possibile: si tratta di un Ducato della Fiat immatricolato nel 1990. A seconda del reddito, le famiglie di questi ragazzi, che viaggeranno per i centottanta canonici giorni scolastici sui bus-navetta, affronteranno un contributo spese mensile di 11,00 euro per ciascun figlio. Nella maggior parte dei casi sono ragazzi che abitano nella frazione di San Simone o in case e masserie sparse del territorio. Su 13.250 abitanti (fonte: Comune, dati aggiornati al 31/12/2005), 1261 risiedono infatti fuori dal centro cittadino.
La mensa per centosettantatrè dei quattrocento piccoli allievi degli asili crispianesi, alle prime armi con quella che Ivan Illich definiva ‘l’istituzione totale chiamata scuola’, costerà 105mila euro nel corso del prossimo anno scolastico 2007/2008.
Spulciando tra i dati, annotiamo altre cifre che fanno pesare la cultura insegnata ai ragazzi fino ad oltre 355mila euro: l’acquisto di strumenti musicali e altre attrezzature per far suonare gli studenti, dai tre ai diciotto anni, costerà in questo anno appena entrato ai contribuenti crispianesi cinquemila euro. La voce ‘gite scolastiche’ si ferma a quota 8.500,00 euro; poco o nulla per rinnovare il parco macchine informatico: non potranno essere acquistati computer nuovi oltre i 10.000,00 previsti.

Fonte: Cataldo Zappulla