Riceviamo e Pubblichiamo Il Sindaco continua a mistificare la realtà trincerandosi dietro l’approvazione da parte della Corte dei Conti del piano di Rientro e continuando a dare la responsabilità alla precedente Amministrazione. Disconosce completamente la materia o non dice la verità? Probabilmente entrambe le cose e questo è particolarmente grave per le ragioni che vi spieghiamo di seguito. Il Sindaco con la sua maggioranza, quella che gli è rimasta, dal 2013 ha gestito il nostro Comune approvando tutti i bilanci preventivi e consuntivi, compreso il preventivo 2017. Il Revisore dei conti del Comune, nella sua relazione che accompagna l’ultimo bilancio, a pagina 7 illustra la situazione della cassa dell’Ente al 31 dicembre degli esercizi 2014, 2015 e 2016 che risultano rispettivamente : euro 1.628.151,41, euro 2.002.229,91, euro 2.514.886,58. La voce “Anticipazioni non estinte” rappresenta il denaro preso in prestito durante ogni anno dalla Banca Tesoriera (Monte dei Paschi di Siena Ag. di Crispiano) e non restituito alla fine dell’anno. L’attuale Amministrazione, che si è insediata a maggio del 2013, ha portato il Comune di Crispiano in questa situazione, ovvero, aumento esponenziale dell’indebitamento, unito alla cronica incapacità di recupero della tassazione locale è il frutto avvelenato delle scelte di questa amministrazione, che è ormai entrata nell’ultimo anno della sua gestione. Infatti, lo spreco di denaro non ha limiti, come abbiamo più volte sottolineato nei nostri precedenti volantini. A questo riguardo si evidenzia la presenza di un dirigente nuovo all’Ufficio Tecnico, un addetto ulteriore all’ufficio di Ragioneria ed altre figure di consulenti, oltre ad innumerevoli incarichi legali molte volte per cause temerarie, ecc. Ogni anno dal 2013 la somma di anticipazione non restituita è lievitata, da euro 612.844,27 a euro 2.514.886,58 al 31.12.2016 (+ 410%). Così come aumentano a vista d’occhio gli interessi pagati alla banca da euro 11.067,13 al 31.12.2012 a euro 126.443,27 al 31.12.2016 (+ 1.142,51%). Non disconosciamo che molti Comuni hanno difficoltà finanziarie, e che anche Crispiano all’insediamento dell’attuale amministrazione esisteva una situazione che richiedeva molto rigore e oculatezza. Ma invece al contrario, abbiamo assistito alla fiera della vanità, con amministratori -il Sindaco in testa- ansiosi solo di mettersi in mostra con iniziative inutili e costose. Questi i risultati. Ma il fallimento, oltre che finanziario, è anche politico, con l’abbandono di numerose figure tra cui quelle più suffragate alle elezioni e le profonde divisioni tra ex alleati che vanno in scena ad ogni consiglio comunale e con comunicati stampa di ex amministratori. Ed, infine, è un fallimento amministrativo: nessun progetto nuovo, solo la gestione spesso inefficiente delle opere progettate e finanziate dalla precedente amministrazione e il perseguimento, con toni un pò megalomani, di una eccellenza turistica di cui non si vede traccia nella realtà. Ippolito e consiglieri superstiti rendetevi conto del totale fallimento che avete prodotto.
Fonte: Partito Democratico di Crispiano