attualità : Gravine: parco o emmenthal?

CRISPIANO – Parco delle Gravine, un anno dopo. Tra quaranta giorni scadranno i termini di presentazione delle domande di esclusione o di inclusione nello stesso perimetro. “La Regione e i Comuni interessati dovrebbero informare che il prossimo 28 dicembre 2006 scade il termine ultimo previsto dalla legge regionale di ‘Istituzione del parco regionale Terre delle Gravine’ – afferma il consigliere comunale Giuseppe Bennardi – per presentare le domande di esclusione o inclusione nell’area geografica del parco da parte dei soggetti interessati (aziende private agricole e zootecniche, nonché i titolari di diritti reali) previsti dalla stessa legge”.
“La legge in questione, – prosegue l’azzurro – è il risultato di un lungo confronto tra le forze di opposizione e il governo regionale, e fu approvata all’unanimità dal consiglio a seguito dell’accoglimento dell’emendamento proposto dal gruppo regionale di Forza Italia, che ha introdotto di fatto il concetto di “libera scelta” di adesione al parco da parte dei soggetti privati interessati. A distanza di 10 mesi la Regione sta fornendo risposte evasive ai cittadini che presentano domande di esclusione dal perimetro del parco. Tale modo di fare mette in discussione il principio, previsto dall’articolo 1 comma 3, secondo cui: entro e non oltre 12 mesi dalla data di entrata in vigore della legge di istituzione del parco, le aziende private agricole ricadenti nei territori possono, tramite le associazioni di categoria, presentare istanza di esclusione o inclusione dal parco per gli stessi soggetti non compresi nella perimetrazione. La Regione poi, d’intesa con il comune di riferimento, si esprime entro 120 giorni sulle istanze prodotte”.
Forza Italia giudica grave e ingiustificato il modo di fare dell’assessorato all’ambiente regionale e, conclude Bennardi, “per questo stiamo programmando, per i prossimi giorni, iniziative pubbliche nei comuni interessati (Ginosa, Laterza, Castellaneta, Mottola Crispiano, Massafra, Montemesola, Grottaglie, Statte, Palagianello)”.
Se tutte le istanze di esclusione saranno accolte, però, il Parco sarà di fatto annullato, diventando impossibile da gestire con un insieme di ‘enclave’ distanti una dall’altra. E intanto, sempre in questi giorni, si rincorrono anche a Crispiano voci incontrollate di eventuali espropri di terreni a danno degli agricoltori anche in zone ben lontane dal perimetro del Parco. Qualcosa di più della cattiva contro-informazione.

Fonte: Cataldo Zappulla