CRISPIANO – Centralissima, nascosta, raccolta, pavimentata, già luogo di manifestazioni anche nell’ultima estate, e soprattutto, ben frequentata ad ogni iniziativa pubblica che si svolge nel Teatro comunale che si affaccia giusto lì: la piazzetta di via degli Aranci cambia anagrafica: da domani mattina questo fazzoletto a ridosso del ‘triangolo della memoria crispianese’, tra l’ex mulino Cervo, fonte inesauribile di leggende, lo stesso teatro comunale che accoglie nel piano superiore la Biblioteca civica e l’asilo delle suore, meta formativa di svariate generazioni di piccoli crispianesi, si chiamerà piazzetta Francesco Paolo Casavola.
Tra meno di ventiquattro ore, alle 10,30 di giovedì 26 ottobre, alla presenza delle autorità civili e religiose locali, che ascolteranno gli interventi di Antonio Silvestri e Mary Marangi per la fondazione “Nuove Proposte”, ci sarà l’inaugurazione formale. Sarà dedicata dunque in memoria del maestro Casavola, insegnante elementare a Crispiano nei primi decenni del Novecento. Suo nipote omonimo, nato sessant’anni dopo, nel 1931, ha dato ulteriore lustro alla famiglia: Francesco Paolo Casavola, che per l’occasione tornerà nella sua Crispiano di cui è cittadino onorario, professore universitario, cultore del diritto romano, è stato presidente della Corte costituzionale dal 1992 al 1995. Nel suo mandato, tra i provvedimenti più significativi, risalta l’affermazione del principio costituzionale della laicità dello Stato. Un tema da molti ultimamente mandato in soffitta.
Altra strada, altro nome: la seconda traversa a destra di viale Resistenza, con una delibera di giunta di qualche giorno fa, si chiama ora via Pier Paolo Pasolini, che fu leader supremo dei laici devoti. Nella motivazione del cambiamento toponomastico, leggiamo: “Si è reso necessario rinominare questa traversa per dar corso nell’ufficio Anagrafe alle variazioni di domicilio”.
La strada in questione, lunga 177 metri, rientra tra quelle della zona ‘C3’ del Piano di fabbricazione comunale, un tempo detta contrada Difesa, a pochi metri dalla parrocchia Santa Maria Goretti.
Arrivano i primi commenti: per Stefano Liuzzi di Alleanza nazionale “non solleviamo problemi sul nome scelto – quello dell’intellettuale della sinistra eretica Pasolini, fine letterato e cineasta, polemista, e molto altro ancora, ndr – ma pare tanto una cambiale pagata da questa giunta a qualche altro esponente della sua stessa maggioranza. La proposta da me avanzata di nominare una strada ai ‘Martiri di Nassyria’ (dalla cittadina irachena luogo dell’attentato terroristico di tre anni fa, ndr), non è stata invece mai accettata”, chiosa l’esponente dell’opposizione.
Fonte: Cataldo Zappulla