CRISPIANO – Possono partecipare anche altre auto d’epoca. Sicuramente qualcuno se verrà a bordo di una vecchia Porche, qualcun altro con un cimelio dell’Alfa Romeo. Non mancheranno vecchie Topolino ed altri pezzi da museo automobilistico. Ma la prima gita sociale del club crispianese di appassionati automobilisti, nato appositamente, ha una sola vera protagonista: la Fiat 500, vecchio modello, quella simpatica, fascinosa scatoletta degli anni Sessanta, quando gli italiani cantavano “guarda come dondolo” e cose simili.
In via Palermo a Crispiano, domattina, alle 8,30 si faranno sentire i motori due tempi delle nonnette a quattroruote: la mitica 500, che deve la sua nascita alla matita di un tedesco (maggiori informazioni su www.wikipedia.org): il prototipo fu infatti disegnato da Hans Peter Bauhof, un giovane impiegato tedesco della Deutsche-Fiat. Nel 1953 dalla Germania arrivano a Torino i disegni di una piccola vetturetta due posti, ispirata nelle forme al celebre Maggiolino, motorizzata con un propulsore due tempi. Rispetto al Maggiolino il volume è pressoché dimezzato e anche il numero dei posti a sedere è la metà: due anziché quattro. Sarà a trazione e motore posteriori. Con qualche ritocco l’idea fu portata in breve a compimento.
La vettura viene presentata ufficialmente al pubblico il 4 luglio 1957 con il nome di Nuova 500, per sottolineare la sua discendenza dalla 500 Topolino, arrivata alla versione – C – e uscita di produzione pochi anni prima. La velocità massima è di 85 km/h. Il prezzo di lancio 490.000 lire, piuttosto alto se paragonato a quello di poco superiore della 600. Oggi la 500, un pezzo di storia automobilistica mondiale, non ha prezzo a livello affettivo. E l’iniziativa crispianese che le rende omaggio lo conferma.
A fine passeggiata, coppe ed altri gadgets ricordo saranno donati agli equipaggi delle 500 che vengono da più lontano, al conducente più anziano, a quello più simpatico, al proprietario della 500 più antica, alla macchinetta più divertente, a quella full optional
Per informazioni telefonare al 338 5423153 oppure al 328 4735608.
Fonte: Cataldo Zappulla