Quanto pesano gli anziani di Crispiano

CRISPIANO – Tre feste in quattro giorni dedicate agli anziani, a cavallo dello scorso fine settimana. Questo l’inizio di un articolo di Puglia press di qualche giorno fa. Tre gli organizzatori: Alleanza nazionale per la Festa dei Nonni venerdì scorso. L’Unione che governa Crispiano con la prima festa dei partiti di maggioranza, per la serata musicale con Jimmy Fontana (le precedenti due serate, dedicate ai trentenni, con le canzoni di De Andrè e dei Beatles, ma molto meno frequentate). L’assessorato ai Servizi sociali per la festa degli anziani tenuta nella sede dell’omonimo assessorato lunedì di questa settimana. Ovviamente, nulla da obiettare sulle feste per i nonni di Crispiano, splendidi cittadini ed elettori molto contesi. Più si sdrammatizza sullo stress della vita contemporanea, più si fanno relazioni sociali e meglio è.
Alleanza nazionale solleva però il velo sul dietro le quinte, sulle presunte difficoltà organizzative vissute. Stefano Liuzzi, rappresentante in Consiglio comunale per An, parla di “discriminazione nei confronti delle opposizioni. I fatti: l’1 settembre Alleanza nazionale e Azione giovani hanno chiesto all – assessorato ai Servizi sociali l – autorizzazione per l – utilizzo dei locali del Centro Aperto polivalente, di via Scaletta, per una festa assolutamente gratuita, senza alcun fine di lucro. Il solo intento era ‘sociale’: festeggiare i nonni ed offrire agli anziani di Crispiano una serata di svago in occasione della ‘Giornata nazionale dei Nonni’. La pronta risposta a firma dell – Assessore ai servizi sociali ha negato l – autorizzazione, adducendo la motivazione che «la sala non è attinente all – uso», pur riconoscendo che in passato era stata concessa in deroga ma solo fino alle ore 20,00 (e questo è tutto da verificare e sarà oggetto di una interrogazione), e solo a categorie attinenti i servizi sociali, associazioni e parrocchie (come se un partito politico fosse una accolita di pericolosi sovversivi o, peggio, delinquenti).
Solo quattro giorni dopo, lo stesso assessorato ai Servizi sociali ha organizzato la sua Festa dei Nonni, proprio in quei locali che non sarebbero stati idonei (e dove per tutto l’inverno l’Assessorato in questione ha organizzato lo stesso genere di feste)”.
La sostanza, secondo Liuzzi, è ‘due pesi e due misure’.

Fonte: Cataldo Zappulla